La Dune de Pilat

Pomeriggio splendido,

la duna eccola, da millenni con le maree i venti si è modificata 
ma rimane sempre li e risplende come un sorriso,

ondulazioni mosse dal vento sono morbide e sottili forme,

mulinelli di granelli di sabbia volano nell’aria e
si depositano su di me,

nella grandezza che mi circonda,  con lo sguardo

mi perdo nell’infinita  duna e il mare,

sono visioni d’incanto che da pace e serenità,

porta odori di terre e di tempi lontani.

Vento di un giorno di settembre

Come le corde di violini fa vibrare le foglie  

rimaste appese sui rami,

tra  poco restano  solo i neri fusti

aquiloni di foglie nell’ultimo volo scendono

di qua e di la si disperdono

come un volo di passeri,

anche le rondini son partite,

Un soffio più forte di vento:

è l’autunno che grida sto arrivando

a grandi passi.

Tappetti di caldi colori  armoniosi

Che vestono il mondo.