“So che sei da qualche parte
ogni tanto ti sogno”.
I giorni
trascorsi ad ascoltare la tua voce.
Ma sei
troppo lontana al di là della luce.
I nostri sguardi si persero
al richiamo del giorno.
Sei
nelle gelide mura addormentata
La tua
casa è là dove ognuno respira la solitudine,
è un pianto solitario che corre leggero dietro
al vento.
Ripasso a memoria una voce materna,
se potessi dipingere il tuo sguardo
sopra una tela; un angelo che ogni giorno
si adagia nelle spirali dell’anima mia.
alla rosa più bella, di un’eterna eredità
chiusa nell’onda di mille ricordi.
Il cuore della mia poesia,
cerca solo d’essere l’aurora del mio respiro.
Sui fiori della memoria, un sorriso apre la
porta chiusa del pianto umano.
La mia preghiera vola libera, come petali di
un fiore.
Per te mamma.
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