Tra le sue
labbra,
gli eloquenti silenzi tremano.
Occhi rossi e gonfi,
le sillabe
di un nome
vogliono
uscire dalle sue labbra.
L’uomo fermo
nel letto, un corpo che deperisce
giorno dopo
giorno, stanco che veste la terribile verità.
Il cuore
incespicante conta i passi del tempo,
diminuendo
l’aroma dei fiori, non ricordare,
ne figure ne
colori, dispendere memoria
di chi è
vicino, si spezzano i fili
che tengono insieme i ricordi.
Una mano
amica chiede un sorriso
una smorfia che
affiora in seta dal suo viso.
Piange un
cuore in silenzio
Aggrappato
al cielo, in cerca di calore
che
lentamente la vita scivola via.
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